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06/06/2022

“Mutui under 36” e tasso fisso, cosa sta succedendo.

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E’ stata la misura del decreto Sostegni bis che ha favorito la ripartenza del mercato immobiliare post pandemia. La garanzia da parte dello Stato sull’80% della somma finanziata aveva consentito l’accesso al credito anche agli under 36 - con un Isee inferiore ai 40mila euro - anche se non avevano un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Dal mese di marzo i tassi dei mutui sono tornati a salire, dopo un periodo di stabilità durato diversi anni. Il decreto prevedeva che i mutui erogati avessero un TAEG (il tasso d'interesse complessivo comprese le spese accessorie di istruttoria e perizia) non eccedente il TEG, il tasso medio fisso e variabile rilevato trimestralmente dalla Banca d'Italia. Ma I tassi medi rilevati a fine 2021 erano la conseguenza di un costo del denaro nel medesimo periodo di gran lunga più basso rispetto ad oggi. Questo mancato allineamento ha ridotto a zero il margine di guadagno delle banche e molte di esse hanno sospeso i mutui a tasso fisso. Ad oggi il tasso variabile rappresenta in molti casi l'unica soluzione percorribile per l'ottenimento del mutuo per i richiedenti più giovani.